mercoledì 15 maggio 2019

Istigazione - Ana Rossetti

Scappiamo, fuggiamo verso i complici giorni dell’infanzia. Perdiamoci inermi nelle intense vertigini della pelle ancora incerta. Confusi, non trovando parole per tanto stupore, daremo alle cose nuovi nomi in una lingua segreta: come allora. Perdiamoci nel grande incubo della notte. Nei neri corridoi dell’orrore proseguiamo fino a che non ci colga -piegati sulle ginocchia- il fedele svenimento. Vieni. Guardiamo in ogni serratura che si apra a qualcosa di proibito, con rito solenne uccidiamo le farfalle di vetro, imbrattiamo la seta, strappiamo il tulle che vela le magnolie, e la disobbedienza sia nostro privilegio.

Ana Rossetti


Ph. Alessio Albi © 

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