venerdì 22 febbraio 2019

Ti vedevo arrivare - Karmelo C. Iribarren

Ti vedevo
arrivare,
attraversare la porta,
darmi un bacio sul viso,
guardarmi negli occhi
in quel modo unico
che hai solo tu di guardare
negli occhi: stracciando
il calendario.
Ti vedevo
fare quelle cose semplici
che fai
perché il mondo
rinsavisca.
E non
sapevo chi
ringraziare.

Karmelo C. Iribarren
ph Turi Avola

Sono viva per te - Gloria Fuertes

Per centellinare quello che è stato,
perché nulla sfugga,
sono rimasta zitta.
Perché non fugga
il bacio che mi hai dato
ho passato la lingua sulle labbra
per lambire la traccia della sua carezza folle.
Che fatica! Sono sbalordita!
All’improvviso ritorno innamorata.
Non sono pazza di te.
Sono viva per te

Gloria Fuertes 

Ph. Ferdinando Scianna ©

giovedì 21 febbraio 2019

La strada non c'è - Ko Un

La strada non c’è.
Da qui in poi, speranza.

Mi manca il respiro,
da qui in poi, speranza.

Se la strada non c’è,
la costruisco mentre procedo.

Da qui in poi, storia.
Storia non come passato,
ma come tutto ciò che è.

Ko Un
foto Ellen Rogers

Il sole dei vecchi - Alda Merini

Il sole dei vecchi
è un sole stanco.
Trema come una stella
e non si fa vedere,
ma solca le acque d'argento
dei notturni favori.

E tu che hai le mani piene
d'amore per i vecchi
sappi che sono fanciulli
attenti al loro pudore.

Alda Merini 


Ph. Web

mercoledì 20 febbraio 2019

Toccare - Octavio Paz

Le mie mani
aprono la cortina del tuo essere
ti vestono con altra nudità
scoprono i corpi del tuo corpo
le mie mani
inventano un altro corpo al tuo corpo.
Octavio Paz

Ph. Natalia Drepina ©


Che ore sono? - Stefano Benni

Che ore sono? Non voglio saperlo. Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non e’ quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi. Il tempo dell’attesa ti circonda, ti avvolge interminabile. E’ come navigare in un mare di cui non si vede la fine.

Stefano Benni
foto George Mayer

Cet Amour (Questo amore) - Jacques Prevert

Cet amour
Questo amore

Si violent
Così violento

Si fragile
Così fragile

Si tendre
Così tenero

Si désespéré
Così disperato

Cet amour
Questo amore

Beau comme le jour
Bello come il giorno

Et mauvais comme le temps
E cattivo come il tempo

Quand le temps est mauvais
Quando il tempo è cattivo

Cet amour si vrai
Questo amore così vero

Cet amour si beau
Questo amore così bello

Si heureux
Così felice

Si joyeux
Così gioioso

Et si dérisoire
E così insignificante

Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
Tremante di paura come un bambino nel buio

Et si sûr de lui
E così sicuro di lui

Comme un homme tranquille au milieu de la nuit
Come un uomo tranquillo nel bel mezzo della notte

Cet amour qui faisait peur aux autres
Questo amore che faceva così paura agli altri

Qui les faisait parler
Che li faceva parlare

Qui les faisait blêmir
Che li faceva impallidire

Cet amour guetté
Questo amore spiato

Parce que nous le guettions
Perchè noi lo spiavamo

Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Braccato ferito calpestato ucciso negato dimenticato

Parce que nous l’avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Perchè noi l’abbiamo braccato ferito
calpestato ucciso negato dimenticato

Cet amour tout entier
Questo amore tutto intero

Si vivant encore
Ancora così vivo

Et tout ensoleillé
e tutto soleggiato

C’est le tien
è il tuo

C’est le mien
è il mio

Celui qui a été
è stato ciò che è stato

Cette chose toujours nouvelles
Questa cosa sempre nuova

Et qui n’a pas changé
E che non è mai cambiata

Aussi vraie qu’une plante
Così vera come una pianta

Aussi tremblante qu’un oiseau
così tremante come un uccello

Aussi chaude aussi vivante que l’été
Così calda così viva come l’estate

Nous pouvons tous les deux
Tutti e due possiamo

Aller et revenir
Andare e tornare

Nous pouvons oublier
Possiamo dimenticare

Et puis nous rendormir
E poi riaddormentarci

Nous réveiller souffrir vieillir
Risvegliarci soffrire invecchiare

Nous endormir encore
addormentarci ancora

Rêver à la mort
Sognare la morte

Nous éveiller sourire et rire
svegliarci ridere e sorridere

Et rajeunir
E ringiovanire

Notre amour reste là
Il nostro amore resta là

Têtu comme une bourrique
Testardo come un asino

Vivant comme le désir
Vivo come il desiderio

Cruel comme la mémoire
Crudele come la memoria

Bête comme les regrets
Sciocco come i rimpianti

Tendre comme le souvenir
Tenero come i ricordi

Froid comme le marbre
Freddo come il marmo

Beau comme le jour
Bello come il giorno

Fragile comme un enfant
Fragile come un bambino

Il nous regarde en souriant
Lui ci guarda sorridendo

Et il nous parle sans rien dire
E ci parla senza dire niente

Et moi j’écoute en tremblant
E io l’ascolto tremante

Et je crie
E grido

Je crie pour toi
grido per te

Je crie pour moi
grido per me

Je te supplie
Ti prego

Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s’aiment
Per te, per me e per tutti quelli che si amano

Et qui se sont aimés
E che si sono amati

Oui je lui crie
Si io gli grido

Pour toi pour moi et pour tous les autres
Per te per me e per tutti gli altri

Que je ne connais pas
Che non conosco

Reste là
Resta là

Là où tu es
Là dove sei stato

Là où tu étais autrefois
Là dove eri le altre volte

Reste là
Resta là

Ne bouge pas
Non muoverti

Ne t’en va pas
Non andartene

Nous qui sommes aimés
Noi che siamo amati

Nous t’avons oublié
Noi ti abbiamo dimenticato

Toi ne nous oublie pas
Tu non dimenticarci

Nous n’avions que toi sur la terre
Non abbiamo che te sulla terra

Ne nous laisse pas devenir froids
Non lasciarci diventare freddi

Beaucoup plus loin toujours
Sempre molto più lontano

Et n’importe où
E non importa dove

Donne-nous signe de vie
Donaci un segno di vita

Beaucoup plus tard au coin d’un bois
Molto più tardi all’angolo di un bosco

Dans la forêt de la mémoire
Nella foresta della memoria

Surgis soudain
Sorgi all’improvviso

Tends-nous la main
Tendici  la mano

Et sauve-nous
E salvaci

Jacques Prevert
foto Ferdinando Scianna

Mi ricordo la prima volta - Thomas Stearns Eliot

Mi ricordo la prima volta
che ho visto la forma della tua bocca
e ho continuato a fissarla
finché il mio sangue
non si è trasformato in pioggia.

Certe cose mettono radici
nel tuo cervello
e non ti mollano.

Thomas Stearns Eliot

Ph. Five _photo

Sì Sì - Charles Bukowski

Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra

Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo

Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.

Charles Bukowski



Ph. Cvatik ©

L'aquilone - Giovanni Pascoli

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.
Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.
Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:
un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...
sì, gli aquiloni! È questa una mattina
che non c'è scuola. Siamo usciti a schiera
tra le siepi di rovo e d'albaspina.
Le siepi erano brulle, irte; ma c'era
d'autunno ancora qualche mazzo rosso
di bacche, e qualche fior di primavera
bianco; e sui rami nudi il pettirosso
saltava, e la lucertola il capino
mostrava tra le foglie aspre del fosso.
Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino
ventoso: ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.
Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.
S'inalza; e ruba il filo dalla mano,
come un fiore che fugga su lo stelo
esile, e vada a rifiorir lontano.
S'inalza; e i piedi trepidi e l'anelo
petto del bimbo e l'avida pupilla
e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.
Più su, più su: già come un punto brilla
lassù lassù... Ma ecco una ventata
di sbieco, ecco uno strillo alto... - Chi strilla?
Sono le voci della camerata
mia: le conosco tutte all'improvviso,
una dolce, una acuta, una velata...
A uno a uno tutti vi ravviso,
o miei compagni! e te, sì, che abbandoni
su l'omero il pallor muto del viso.
Sì: dissi sopra te l'orazïoni,
e piansi: eppur, felice te che al vento
non vedesti cader che gli aquiloni!
Tu eri tutto bianco, io mi rammento.
solo avevi del rosso nei ginocchi,
per quel nostro pregar sul pavimento.
Oh! te felice che chiudesti gli occhi
persuaso, stringendoti sul cuore
il più caro dei tuoi cari balocchi!
Oh! dolcemente, so ben io, si muore
la sua stringendo fanciullezza al petto,
come i candidi suoi pètali un fiore
ancora in boccia! O morto giovinetto,
anch'io presto verrò sotto le zolle
là dove dormi placido e soletto...
Meglio venirci ansante, roseo, molle
di sudor, come dopo una gioconda
corsa di gara per salire un colle!
Meglio venirci con la testa bionda,
che poi che fredda giacque sul guanciale,
ti pettinò co' bei capelli a onda
tua madre... adagio, per non farti male.

Giovanni Pascoli

Édouard Manet Bouquet de violettes, 1872 olio su tela

Marina - Paul Éluard

Ti guardo e il sole si innalza
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati con in mente cuore e colori
Per dissipare le pene della notte
Io ti guardo tutto è nudo
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto in poche parole
Il mare è freddo senza amore
È l’inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
Tu ti culli tra le lenzuola
Tiri il sonno a te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per aspettarti e per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti
Un cuore per sognare fuori del tuo sonno.

Paul Éluard




Ph. Anka Zhuravleva ©

Restituzione - Julio Cortázar

Se della tua bocca non so che la tua voce
E dei tuoi seni solo il verde o l'arancione delle tue bluse, come posso avere la presunzione di
avere di te più della grazia di un'ombra che passa sull'acqua.
Nella memoria porto gesti, la moina che tanto felice mi faceva,
e questo modo di restartene in te stessa, con il curvo riposo
di un'immagine d’avorio.
Non è gran cosa questo tutto che mi resta.
In più opinioni, collere, teorie,
nomi di fratelli e sorelle,
l'indirizzo postale e il numero del telefono,
cinque fotografie, un profumo di capelli,
una pressione di mani piccole fra le quali nessuno direbbe
che mi si nasconde il mondo.
Questo tutto me lo porto senza sforzo, perdendolo poco a poco.
Non inventerò l'inutile menzogna della perpetuità,
meglio passare i ponti con le mani
piene di te,
tirando via a piccoli pezzi il mio ricordo.
Dandolo alle colombe, ai fedeli passeri,
che ti mangino fra canti, arruffio e svolazzi.

Julio Cortázar




Ph. Emma Boonne ©

martedì 19 febbraio 2019

Lost in translation

" Sai mantenere un segreto? Sto organizzando un'evasione da un carcere. Mi serve, diciamo, un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall'albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai? "

[ Lost in Translation ]
Sofia Coppola


Nella stanza del motel - Raymond Carver

Nella stanza del motel
quella notte, alle prime luci dell’alba,
scostò una tendina alla finestra. Vide nubi
ammucchiate contro la luna. S’appoggiò
al vetro. C’era uno spiffero freddo
che gli toccò il cuore.
Ti amavo, pensò.
Ti amavo tanto.
Prima di non amarti più.

Raymond Carver
Ph. Anca Mitroi ©

I battiti del mio cuore - Anise Koltz

I battiti del mio cuore
segnano il ritmo
delle mie poesie
 Il respiro del mondo
si accelera
 La pagina brucia
senza bruciare.

Anise Koltz

Ph. Marisa Berenson in "Barry Lyndon" di Stanley Kubrik 

L'amore, sostantivo - Kiki Padula

L’amore, sostantivo, molto sostantivo, singolare, di genere né femminile né maschile, di genere indifeso.

Kiki Padula


ph. Mark Shaw

lunedì 18 febbraio 2019

La poesia è pallida e nobile - Juan Gelman

La poesia è pallida e nobile.
Non cambia niente, non incurva colline, non
dà un solo frutto rosso, non
fa il rumore di chi strappa
un pezzo di pane per offrire
un pezzo di pane.
Si rannicchia in un angolo e
non si lamenta.
Vive in tutto ciò che si innalza
all’aria e dal nascere.
Non chiede nemmeno una visita.
Le basta quel che non è successo.

Juan Gelman

Ph. Pentti Sammallahti  - Kihti Finlandia 1976

Cerco il mio sorriso - Blaga Dimitrova

Cerco il mio sorriso.

L’ho fatto cadere qui, da qualche parte

in mezzo ai fatti e alle parole.

 Blaga Dimitrova 

Ph. Turi Avola ©

A un certo punto - Raymond Carver

A un certo punto mi sono sdraiato sulla sponda
e ho chiuso gli occhi per ascoltare il rumore che faceva l’acqua
e il vento fischiava sulla cima degli alberi, lo stesso vento
che soffia giù nello Stretto, eppure è diverso.
Per un po’ mi son concesso il lusso di immaginare che ero morto
e mi stava bene anche quello, almeno per un paio
di minuti, finché non me ne sono reso conto: Morto.
Mentre me ne stavo lì sdraiato a occhi chiusi,
dopo essermi immaginato come sarebbe stato
se non avessi davvero potuto più rialzarmi, ho pensato a te
Ho aperto gli occhi e mi sono alzato subito
e son ritornato a essere contento.
È che te ne sono grato, capisci.
E te lo volevo dire.

Raymond Carver
Ph. Gina Vasquez Photography