Voglio una solitudine, voglio un silenzio,
una notte di abisso e l’anima inconsutile,
per dimenticarmi che vivo, liberarmi
dalle pareti, da tutto ciò che imprigiona;
attraversare gli indugi, vincere i tempi
pullulanti di intrecci e ostacoli,
infrangere limiti, estinguere mormorii,
lasciar cadere le frivole colonne
di allegorie vagamente erette.
Essere la tua ombra, la tua ombra, soltanto,
e star vedendo e sognando alla tua ombra
l’esistenza dell’amore risuscitata.
Parlare con te attraverso il deserto.
Cecilia Meireles
Ph. Jonè Reed © |
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