Per quanto ti celebri, non mi ascolti,
sebbene per forma e madreperla tu sia simile
alla conchiglia sonante, al musicale orecchio
che registra il mare nelle intime volute.
sebbene per forma e madreperla tu sia simile
alla conchiglia sonante, al musicale orecchio
che registra il mare nelle intime volute.
Ti depongo in cristallo, davanti a specchi,
senza eco di caverne o di grotte…
Assenza e cecità assolute
offrì alle vespe e alle api,
senza eco di caverne o di grotte…
Assenza e cecità assolute
offrì alle vespe e alle api,
e a chi ti adora, o sorda e silenziosa,
e cieca e bella e infinita rosa,
che in tempo e aroma e verso ti trasmuti!
e cieca e bella e infinita rosa,
che in tempo e aroma e verso ti trasmuti!
Senza terra né stelle brilli, prigioniera
del mio sogno, insensibile alla bellezza
che sei e non conosci, perché non mi ascolti…
del mio sogno, insensibile alla bellezza
che sei e non conosci, perché non mi ascolti…
Cecília Meireles
Ph. Cristina Coral © |
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