Dove, dove le mie braci, ora cenere!
Dove, il tuo uragano di vento e foglie
che m’accendeva!
Lo spirito del vino e del sangue
nelle due coppe del romance
e il branco di destrieri imbizzarriti
e la fuga di cervelli che sovvertiva
il corso delle nubi.
La tua giovane maglia, e la mia camicia sull’erba.
Dove, quel gemito!
Dove, la lampada del sole s’accende e si spegne.
Dove andavamo e venivamo come un miracolo,
spettinati e felici dai prati complici.
Amore, ci restano ancora
le mani tue fra le mie mani.
Carmen Yáñez
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