tasche gonfie di rubli.
Amare?
Prego!
Per un centinaio di rubli.
Ma io,
senza dimora,
le manacce
ficcate
nella tasca sfondata
bighellonavo con tanto d’occhi aperti.
È notte.
Voi indossate l’abito migliore
e riposate l’anima sulle mogli e sulle vedove.
Me, invece,
Mosca mi soffocava negli amplessi
col suo anello senza fine di Sadovye.
Nei vostri cuori,
negli orologi,
fanno il loro tic tac le amanti.
Che estasi, le coppie delle alcove!
Io il selvaggio palpito della capitali
seguivo,
sdraiato su Piazza della Passione.
Sbottonato sul petto,
col cuore quasi fuori,
m’apro al sole e alle pozzanghere
Entrate con le passioni!
Venite con gli amori!
Ormai non è più in mio potere controllare il cuore.
Conosco dove hanno di casa il cuore, gli altri.
Dentro il petto, si sa.
Per me invece
è impazzita l’anatomia.
È tutto cuore
romba dappertutto.
Ho, quante,
di sole primavere,
hanno spinto in vent’anni dentro il mio incendio!
Quel carico non consumato è insopportabile.
E non insopportabile così,
Tanto per fare un verso,
ma letteralmente.
Vladimir Vladimirovic Majakovskij
Ph. Bianca Serena Truzzi © |
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