di che avorio le tue cosce lisce,
da quali altezze al passo tuo è giunta
la grazia di camoscio con cui passi.
Da che more mature hanno spremuto
il gusto un po’ asprigno dei tuoi seni,
da che India il bambú della tua cintola,
l’oro degli occhi tuoi, da dove viene.
A quale ondeggiar d’onda vai a cercare
la linea serpentina dei tuoi fianchi,
da dove nasce il fresco della fonte
che dalla bocca sgorga quando ridi.
Da che boschi marini s’è staccato
il ramo di corallo delle vene,
che profumo ti annuncia quando vieni
a cingermi di brame nella notte. ».
José Saramago
Ph. Mario Pirozzi © |
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